LA CHIESA DI SAN GIORGIO
(orario S. Messa ogni domenica ore 9,30)


L'altare scolpito da Pietro Stefan



Salve Regina di Bepi Modolo (affresco)



La pala di San Giorgio e l'organo


E’ ipotizzabile che l’edificazione della prima chiesa di Collalto sia stata concomitante a quella del castello (1110) e che si trovasse all’interno del centro fortificato, nei pressi della rocca.
A partire dalla metà del Duecento, la chiesa di Collalto viene attribuita all’ordine militare degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, ma in un documento testamentale del 1348, riportante i voleri della contessa Chiara da Camino, si assegna alla chiesa di Collalto la protezione di San Giorgio.
Da documentazione del 1356, si può cogliere la presenza di due chiese a Collalto: una intitolata a San Giorgio ed un’altra a San Prosdocimo.
Da secoli ormai, e fino ai nostri giorni, la chiesa parrocchiale di Collalto è dedicata solamente al culto di San Giorgio.
Demolito il vecchio edificio, la nuova chiesa di San Giorgio vide l’inizio di una nuova edificazione nel 1851 e la consacrazione nel 1857 a cura del vescovo Manfredo Bellati.
La chiesa, come il castello ed il borgo, cadde sotto il fuoco della Grande Guerra.
Tra il 1926 e il 1927, su disegno dell’architetto Domenico Rupolo, venne eretta l’attuale chiesa parrocchiale.
Da sempre la popolazione è stata molto legata alla sua chiesa, ma dai primi anni Settanta la comunità di Collalto ha posto in essere una serie continua di opere conservative, di manutenzione, di restauro e di ammodernamento della parrocchiale legate da un unico, originale filo conduttore.
La più recente ( estate 2002) è stata la collocazione di un prezioso organo meccanico dietro l’altar maggiore.
La chiesa di San Giorgio conserva al suo interno numerose opere d’arte e reliquie religiose.
Due statue in legno, del Seicento, ornano l’altare maggiore della chiesa parrocchiale; una grande pala d’altare raffigurante San Giorgio nell’atto di uccidere il drago è opera del pittore coneglianese Guido Pini.

Di grande pregio e impatto visivo è la «Trasfigurazione» realizzata dal pittore Giuseppe (Bepi) Modolo sulla retrofacciata della chiesa, sopra il portale d’ingresso.
Altre due opere del Modolo impreziosiscono le navate laterali della chiesa.
Al centro del presbiterio è collocato un altare in legno di ulivo e olmo realizzato dallo scultore di Collalto Pietro Stefan.
Numerose sono anche le reliquie custodite nella parrocchiale, a cominciare dalle «Sacre Spine», che la leggenda vuole abbiano cinto il capo del Cristo e siano state portate direttamente dalla Terra Santa dai Crociati partiti da Collalto.
In un piccolo reliquiario a tabacchiera è custodita invece una falange della Beata Giuliana di Collalto ed altre reliquie vengono attribuite a Sant’Antonio da Padova (due), a San Gregorio, a San Prosdocimo ed un’ultima porta la scritta «Ex velo B.V.M.».
Nella parrocchiale sono custodite anche la corona dove appoggiò il capo Beata Giuliana di Collalto, il suo guanciale ed una parte dell’abito di monaca che portò in vita e con il quale morì nel 1262.

          
La statua della Madonna e quella della Beata Giuliana di Collalto


La chiesa di S. Giorgio



Le reliquie: al centro le Sacre Spine



La Flagellazione di Bepi Modolo (affresco)
a sx, dentro il testo, La Trasfigurazione



Il campanile scampato alla Grande Guerra
 

  Francesco da Milano a Sant'Anna
  Il capitello dedicato a Sant'Anna

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  La Chiesa di San Giorgio vestita a festa
  Il restauro della chiesa di San Giorgio