|
Giuliana
nacque a Collalto nel 1186 dal Conte Rambaldo VI e da Giovanna dei Conti
di Sant’Angelo di Mantova. Educata alla preghiera, a soli 12 anni vestì
l’abito di San Benedetto nel Monastero di Santa Margherita, in quel di
Salarola sui Colli Euganei. e a 34 anni conobbe Beatrice d’Este con la
quale fondò una nuova comunità religiosa.
Giuliana di Collalto si spostò nell’isola chiamata allora Spinalonga
(ora Giudecca), dove riedificò, ingrandì e portò all’antico splendore
la chiesa abbattuta di San Cataldo. La chiesa divenne luogo di preghiera e
penitenza dedicato ai Santi Biagio a Cataldo.
Eletta badessa nel nuovo monastero, Giuliana compì molti miracoli prima e
dopo la morte avvenuta il primo giorno di settembre del 1262 a 76 anni.
Prima di morire, Beata Giuliana patì di forti mal di testa e per questo
è ancor oggi invocata dai sofferenti di emicranie.
Sepolta nel cimitero della Chiesa dei Santi Biagio e Cataldo, Beata
Giuliana di Collalto, come attestano numerosi biografi, continuò a
dispensare miracoli anche dopo la sua morte.
Intorno al 1290, il corpo della Beata venne ritrovato integro, così come
la cassa in legno. Il corpo venne dapprima collocato in una sarcofago
ligneo (ora conservato al Museo Correr di Venezia) e successivamente, nel
1733, posto in un altare in marmo della chiesa dedicata ai Santi Biagio e
Cataldo.
Nei primi anni del Cinquecento la nomea di Giuliana come taumaturga delle
emicranie cominciò a diffondersi e raggiunse una considerevole notorietà.
Nel 1753 Papa Benedetto XI estese ai feudi della famiglia Collalto il
culto della Beata Giuliana fino ad allora limitato alla sola città di
Venezia.
Portato nel 1810 nella chiesa del Redentore, il corpo di Beata Giuliana fu
spostato nel 1822 nella parrocchiale di Santa Eufemia dove tuttora è
venerato all’interno della cappella dedicata a Sant’Anna.
(dal libro
“Collalto”)
|
|