La catapulta progettata dal Prof. Covolan
MACCHINE DI LEONARDO
Macchine
in miniatura capaci di sfruttare l'energia idraulica, così come le aveva
architettate Leonardo Da Vinci nel 500. Le ha realizzate con i suoi alunni
Girolamo Covolan, insegnante di educazione tecnica alla scuola media di
Miane. E subito si sono affermate nel teatro di Antonio Catalano e poi,
nel maggio scorso, nella mostra sulle opere di tecnologia «Under 18» a
Milano.
I meccanismi al Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo Da Vinci. Un sistema
applicato al movimento, di una macina idraulica in grado di separare la
farina dalla crusca; un altro meccanismo «biella-manovella» che trasforma
il movimento rotatorio continuo in alternato e aziona una sega idraulica
con sistema di avanzamento del tronco automatico; un brevetto che realizza
la trasmissione del moto da corona a pignone, applicato alla lavorazione.
degli specchi.
Architettate da Girolamo Covolan per coinvolgere i ragazzi
in un'attività scolastica che coniugasse
capacità logica e manualità pratica, le macchine leonardesche hanno
rivelato un fascino inaspettato.
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“La persona si realizza quando riesce a soddisfare una passione utilizzando
la mente e le mani, diversamente non si arriva al cuore, cioè alla passione”.
Su questa riflessione si basa la filosofia di Girolamo Covolan insegnante di
educazione tecnica alla scuola media di Miane e fiero promotore della manualità
nella didattica della scuola dell’obbligo.
Covolan ha “inventato” le macchine di Leonardo Da Vinci in scatola di
montaggio, ma da anni tutti i mesi pubblica un articolo-lezione su “Scuola e
Didattica”, rivista centenaria dell’istruzione italiana.
Nel 1999 Girolamo Covolan, alla ricerca di nuovi argomenti su cui fondare la sua
programmazione didattica, costruisce la prima macchina di Leonardo e la propone
ai suoi ragazzi.
Ora le macchine di Covolan vengono commercializzate in 30 mila esemplari
l’anno nell’Europa del Nord.
Il professor Covolan lavora con pochi attrezzi ed un piano di lavoro
trasportabile da chiunque per realizzare le sue macchine.
“Non serve nemmeno avere un laboratorio attrezzato – spiega – ma solo
capire l’utilità che questo tipo di attività ha per la crescita degli
allievi”.
L’ultimo lavoro di Covolan non è una macchina leonardesca vera e propria, ma
una catapulta romana che è un po’ diversa da quella progettata dal genio
toscano.
“Il progetto della catapulta è strutturato su vari livelli, si può
ragionare sulla quotatura e sulla scala; si può imparare a leggere un disegno
tecnico prima che realizzare praticamente la macchina. Ci sono poi delle schede
per valutare il percorso dell’allievo”.
Girolamo Covolan che è stato ospite del Mercatino
dell’Antiquariato di Collalto dove ha tenuto organizzato un laboratorio
per ragazzi di scuola elementare, ha realizzato anche un sito Internet dove si
possono scaricare alcuni progetti.
Al sito si accede dall’indirizzo www.macchinedileonardo.it
anche se – come spiega lo stesso Covolan – “non ho mai il tempo di
aggiornarlo”.
Il progetto di Leonardo e la gru del prof. Covolan
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Alessandro con la sua catapulta
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