“Cantàr par
divertìrse, no par esibìrse; cantàr senza ambizhion, cantàr che fa bénon”.
I Cantori da filò, testimoni di cultura popolare, sono nati a metà degli
anni Novanta grazie ad un gruppo di amici, appassionati di montagna e di
canto corale, che hanno dato una forma organizzata agli appuntamenti
canori del dopo escursione, anche se in modo singolare ed originale .
La denominazione “Cantori da filò” l’ha trovata Terenzio Gambin,
appassionato cultore di tradizioni e dialetto; la direzione musicale è
toccata a Piero Marchesin, che canta fin da quando era ragazzo; la
passione per la musica popolare ha contagiato tutti, dall’operaio, al
pensionato, all’imprenditore.
I Cantori da filò cantano per il gusto di cantare e per il gusto di dare
un po’ di felicità agli altri, andando a recuperare, soprattutto dal
repertorio popolare veneto e della Pedemontana trevigiana, alcuni canti
della tradizione per riproporli nelle feste paesane e nelle borgate,
alle cerimonie degli alpini e, non di rado, nelle case di riposo per
anziani, con semplicità e naturalezza, per portare un po’ di gioia
I Cantori da filò a Collalto, in occasione del
Presepe Vivente 2009/2010 |
antica. Ed è forse questa spontanea semplicità la vera caratteristica di
un gruppo vocale che non cerca la ribalta, ma che lavora, non
senza le difficoltà di tutti i gruppi, grazie alla grande passione
della quindicina di cantori che lo compongono, nella certezza che quel
lavoro sarà capito ed apprezzato.
Qualche anno fa la partecipazione alla trasmissione di AntennaTre
Nordest “A marenda coi Belumat” conferisce al gruppo una inattesa
notorietà anche per l’aver riproposto alcuni canti degli italiani
emigrati in Brasile a fine Ottocento che si credevano perduti.
Un altro momento importante per i Cantori da filò è la
rappresentazione del racconto breve “In un’isola di morte”, messo per la
prima volta in scena in occasione delle celebrazioni del 90mo
anniversario della fine della Grande Guerra. Sempre presenti alla
commemorazione della battaglia di Nikolajewka che si tiene ogni anno a
gennaio a Solighetto e che
promossa dal locale Gruppo Alpini, i
Cantori da filò sono portatori di testimonianza popolare per
lasciare un segno, anche piccolo, di quei valori e di quella cultura che
fatica sempre più a sopravvivere.
Piero Marchesin, direttore
dei Cantori da filò |