Un tragico fatto avvenne a Collalto in località Col di Guarda nel giugno
del 1918, presso Casa Montone, dove dieci dei venticinque legionari
catturati a Nervesa dai fanti austriaci della 13ma divisione cacciatori
vennero messi a morte.
I dieci soldati facevano già parte dell'esercito austro-ungarico ed
avevano ottenuto di indossare la divisa italiana, come esploratori, dopo
essere stati fatti' prigionieri sui fronti di guerra ed essere stati
trasferiti in campo di concentramento.
Essi erano: Antonìn Bocek, nato a Rosice (Boemia) il 21.10.1877,
calzolaio, celibe, prigioniero il 2.9.1917 sull'Isonzo; Vaclav Cuba,
nato a Vacovy (Boemia) il 21.3.1894, contadino, celibe, prigioniero il
2.11.1916 presso Sella; Iosef Hojsak, nato a Rozdalovice (Boemia) il
18.2.1867, libraio, celibe, prigioniero il 23.8.1917 a Kuk; Ludwig
Hruska, nato a Brodce (Boemia) il 16.8.1888, sarto, celibe, prigioniero
il 20.8.1916 presso Canale; Antonin Kroha, nato a Chotìkov (Boemia) il
19.12.1897, contadino, celibe, prigioniero il 23.8.1917 sull'Isonzo;
Frantisek Meseicek, nato a Hysly (Moravia) il 25.8.1896, contadino,
celibe, prigioniero il 28.1.1918 sul Monte Dosso; Antonìn Oboril, nato a
Nove Zamky (Moravia) il 20.9.1896, sarto, celibe, prigioniero il
12.6.1916 ad Arsiero; Ladislav Svatos, nato a Kostelec (Boemia) il
17.3.1895, calzolaio, celibe, prigioniero il 2.11.1916 sull'Isonzo;
Rudolf Vondracek, nato a Cermna (Boemia) 1'1.7.1897, contadino, celibe,
prigioniero il 16.9.1916; Zeman Josef nato a Ceska Rybna (Boemia) il
15.12.1898, operaio, sposato, prigioniero il 29.6.1916 sul Monte Cozie.
Testo
tratto dal libro "Collalto" di Antonio Menegon
pag.26 e 27 |
Alle quattro del pomeriggio del 15 giugno 1918,
presso Casa Montone, sede del comando austriaco, ai dieci legionari
venne ordinato di scavarsi la fossa, sotto la pioggia.
Alle 18.30 la fossa era pronta ma l'attesa dell'esecuzione si protrasse
fino alle 20, quando il tenente Hotzendorf, figlio del comandante Conrad
Von Hotzendorf, ordinò ai legionari di togliersi scarpe e giacca e di
disporsi sul ciglio della buca; subito dopo diede l'ordine ai suoi
uomini di fare fuoco.
Nella relazione del Comando Supremo Austro-Ungarico del 15 giugno 1918
si legge: "Ore 18. Entrano al Comando del Corpo
circa 200 prigionieri italiani fra cui 10 cekoslovacchi in uniforme
italiana, già soldati austriaci, che vennero senz'altro, in base al
giudizio statario, fucilati sul posto".
Il cruento episodio è ricordato presso Casa Montone da due lapidi: una
in marmo bianco è stata murata dagli italiani ed un'altra, successiva,
in bronzo è stata posta dai cecoslovacchi per ricordare il sacrificio
dei dieci legionari.
Ogni anno, in autunno, un gruppo di cittadini della Repubblica Ceca
viene ancor'oggi a Collalto per deporre una corona d'alloro sotto quelle
lapidi, per recitare una preghiera, per ricordare quei morti.
Casa Montone com'è oggi e, sotto, una
cerimonia commemorativa
Link:http://tribunatreviso.gelocal.it/cronaca/2012/06/15/news/ritrovano-il-martire-con-facebook-1.5269233
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Link del sito web
www.collalto.info
Grande Guerra
Cartellonistica della Grante Guerra
Storia di Collalto
Libro Rosso Collalto
Racconto "In
un'isola di morte"
In un'isola di morte
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il racconto in pdf)
La lapide murata sulla facciata di Casa
Montone a Collalto in cui si ricordano i "10 soldati cecoslovacchi
combattenti per la libertà del loro popolo fucilati dall'Austria
Ungheria"
La targa in bronzo murata sulla facciata
di Casa Montone a Collalto in cui si ricordano i "10 legionari
cecoslovacchi fucilati dagli Austro-Ungheresi, catturati combattendo a
fianco dell'Esercito italiano per la libertà della loro Patria" |